F.A.Q.
Problemi di acqua calda e riscaldamento?
ASSOLUTAMENTE NO!
Il migliore è semplicemente quello che garantisce il miglior rapporto qualità/comfort/prezzo. Per questa ragione non esiste alcuna soluzione universale ed è indispensabile scegliere caso per caso.
La dichiarazione di conformità è un documento che certifica l’assunzione di responsabilità da parte della ditta installatrice dell’esecuzione degli impianti a regola d’arte e di garantirne la sicurezza. Il DM 37/08 rende obbligatorio il rilascio della “Dichiarazione di Conformità”.
In una caldaia a condensazione i fumi escono a temperatura molto più bassa che nelle caldaie tradizionali; è evidente che questo vuol dire maggior calore trasferito all’acqua e quindi minori consumi di combustibile tradizionale. In alcune caldaie a condensazione inoltre, grazie alle minori temperature di combustione, si ottiene un minor impatto ambientale in termini di NOx.
Una caldaia è un generatore di calore che bruciando metano o GPL permette di riscaldare l’acqua da destinare ad usi sanitari, per riscaldamento ambientale o per utilizzi di processo industriale. Una caldaia a condensazione utilizza anche il calore dei fumi di scarico (recuperando anche il calore latente, facendo condensare il vapor acqueo in essi presente) permettendo di ottenere efficienze elevate e quindi di consumare minori quantità di combustibile.
Esistono due tipi di incentivi di cui è possibile godere: quelli per le ristrutturazioni e quelli per le riqualificazioni energetiche. I primi, indicati solo in casi limitati, danno diritto ad una detrazione sulle tasse del 50%. La detrazione con i secondi, quelli maggiormente utilizzati, è invece del 65%. Per poter usufruire di tali incentivi sono però necessari alcuni requisiti, sia riguardo all’immobile, che deve per esempio essere già esistente ed accatastato, che all’impianto, che deve garantire alcune caratteristiche tra cui dei livelli minimi di efficienza.
Dal punto di vista del comfort è una questione puramente soggettiva. Dal punto di vista funzionale la temperatura corretta generalmente si può indicare intorno ai 45°C. Ricorda che già impostare una temperatura di 40°C invece di 45°C può portare un risparmio di circa il 15%. Se vuoi averla a temperatura maggiore è bene comunque impostare un valore minore di 55°C per limitare la formazione di calcare.
Devi sapere che il monossido di carbonio (CO) è un gas che si forma quando si brucia un combustibile – ad es. legna, gas, gasolio, etc. – in assenza o scarsità di ossigeno; ad altre concentrazioni questo gas, incolore ed inodore, può anche risultare letale.
Bastano, però, pochi accorgimenti per dormire sonni tranquilli. Secondo la normativa vigente, per evitare la formazione di monossido di carbonio (CO), è importante garantire:
- la presenza di idonee aperture di ventilazione negli ambienti in cui sono installati gli apparecchi a camera aperta (es. caldaie tipo B). Le aperture di ventilazione garantiscono il corretto afflusso d’aria – e d’ossigeno – nell’ambiente e, per questo motivo, non devono mai essere ostruite;
- il controllo del buon tiraggio dei camini/canne fumarie cui sono collegati agli apparecchi, necessario per evacuare i fumi in atmosfera;
- la manutenzione periodica degli apparecchi, ovvero la pulizia dei/i bruciatore/i e la verifica dei dispositivi di sicurezza.
N.B. In Italia, per legge, gli impianti termici devono essere installati e mantenuti da professionisti abilitati ai sensi del D.M. 37/08; rivolgiti, pertanto, al tuo CAT per le manutenzioni periodiche.
Per risparmiare energia è necessario collegare alla caldaia un termostato programmatore (giornaliero o settimanale) con minimo due temperature (giorno/notte). D.P.R. 412/93 e successive modifiche.
Questo tipo di regolatore è obbligatorio per tutte le caldaie installate dopo il 1993. Ancora meglio sarebbe collegare alla caldaia un regolatore climatico con sonda esterna.
La legge attualmente riporta che tutti gli impianti devono essere manutenzionati a scadenza periodica. Si precisa che, per conoscere le scadenze, si deve fare riferimento a quanto indica il costruttore dell’impianto. In assenza di tali indicazioni si prende in considerazione quello che dice la casa costruttrice dell’apparecchio o il manutentore dell’impianto.
Si ricorda che è importante far controllare periodicamente la caldaia per:
- inquinare meno;
- migliorare la qualità dell’aria;
- aumentare la sicurezza;
- sprecare meno energia;
- diminuire i costi di riscaldamento;
- evitare le sanzioni.
Gli scaldacqua unifamiliari non sono considerati impianti termici, tuttavia l’utilizzatore di questi apparecchi può a sua esclusiva discrezionalità effettuare interventi di manutenzione periodica ai fini di una maggior efficienza.
Ricordiamo che è un obbligo rispettare le indicazioni relative alle manutenzioni fornite dal costruttore dell’apparecchio per quanto concerne la sicurezza degli impianti.